Orari: Lunedì - Venerdì 8:30 - 13:30 | pomeriggio solo su appuntamento

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La Cooperativa Farsi Prossimo festeggia i 30 anni di attività

30 Anni di Amore: qui il nostro film.

Tutti gli eventi significativi nascono da un incontro tra persone; nel nostro caso si è trattato di un incontro tra persone accumunate da ideali convergenti. Quella della Farsi Prossimo è una storia di esperienze personali che si intrecciano con esperienze di gruppo; è anche una storia di luoghi dove le persone vivono una parte della loro esistenza da utenti o da operatori. Resta vivo l’insegnamento di Don Giorgio; è nelle piccole realtà che si possono realizzare i grandi sogni. E’ online il film che racconta i 30 anni della nostra Cooperativa. Potete vederlo cliccando sul titolo. Buona visione!
Come Lavoriamo

Principi Riabilitativi

Oltre al recupero di abilità perdute, la riabilitazione si preoccupa anche del recupero dei diritti perduti operando con interventi di politica sociale contro il pregiudizio e la discriminazione.

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Dove Operiamo

Centri Servizio

L’ambiente della riabilitazione è costituito da Strutture collegate in rete e caratterizzate in termini di contesto. La riabilitazione si avvale di Strutture residenziali e diurne e inoltre di ambienti esterni ai servizi stessi in quanto facenti parte del contesto sociale allargato.

La terapia più importante è sempre la terapia dell’amore.

“La terapia più importante è sempre la terapia dell’amore. Essa non esclude alcun tentativo di recupero psico-fisico e di inserimento sociale, anzi lo sollecita in forza della sua carità, ma crede che, aldilà del successo o meno dell’intervento tecnico-operativo, rimanga sempre vivo il problema umano dell’accoglienza che, se è condizione di sviluppo per ogni individuo sano lo è tanto più per un individuo che presenta degli handicaps. Di questa accoglienza oggi c’è estremo bisogno ed è soprattutto compito dei cristiani intervenire per supplire ed integrare ogni altro intervento terapeutico, sia per portare quel supplemento di calore umano nel mondo delle strutture pubbliche, sia per offrire alla società un modello di comportamento capace di cambiare quella mentalità emarginante che isola i più deboli e i meno dotati”.

Mons. Giorgio Scarsini, La Chiesa e l’Handicap, SALCOM